LAWSONIA INERMIS (HENNE' ROSSO)



LAWSONIA INERMIS (HENNE' ROSSO):

La Lawsonia inermis (nome botanico Lawsonia alba) nota anche come henné, henna è un arbusto della famiglia delle Lythraceae.
Dalle foglie essiccate e macinate si ricava una polvere verdastra utilizzata come colorante, la molecola in questione è il Lawsone (2-idrossi-1,4-naftochinone) noto anche come acido hennotannico, una sostanza di colore rosso-arancione.
Le tonalità variano dalle composizioni in rami e foglie, dal clima e dalle zone di origine.
Il Lawsone agisce chimicamente con la cheratina dei capelli legandosi in modo permanente, senza penetrare, aggiungendo strati di pigmento con la capacità di ispessire e rafforzare i capelli rendendoli più voluminosi.
Il risultato può differenziare da persona a persona, dipende dal colore di base da cui si parte e dalla qualità di henné acquistata.
Meglio acquistare sempre henné puro in modo da non avere variazioni di colore.
Normalmente la Lawsonia inermis tinge di rosso-arancione o rosso-bruno, come detto prima dipende molto dalla base di partenza.
Nella prima foto ↑↑↑ ho applicato solo Lawsonia inermis con una base castana e punte biondine per una vecchia decolorazione, il risultato è stato di una rosso rame.
Ma soffermiamoci sulle variazioni di colore.
Se si preferiscono mix tintori, come l'aggiunta dell'Indigo (Indigofera tinctoria) per eventuali mix cromatici, bisogna stare molto attenti alla base di partenza.
L'Indigo tinge di blu e per teoria del colore sui capelli decolorati si otterrà una tonalità verdastra, lo stesso vale per capelli biondo naturale.
Questo con la lawsonia inermis non succede, più sono biondi i capelli e più il colore vira sull'arancio.
Nelle due foto sopra potete notare i risultati sulle lunghezze e punte decolorate, la base risulta più scura rispetto alle punte più chiare.
Nella seconda foto invece ho utilizzato un mix tra henné biondo e lawsonia inermis con diverse percentuali, con maggior percentuale di lawsonia le tonalità andavano sul rosso-bruno (per accumulo), con maggiore aggiunta del mix biondo invece il colore appariva più carico e ramato.

Lawsonia + Picramato: 
In alcune polveri di henné può essere aggiunto del Picramato di sodio, un colorante sintetico che intensifica il colore rosso rendendolo più acceso.
Questo colorante, ritenuto sicuro in una percentuale dello 0.1%, non solo non è naturale ma potrebbe causare allergie in soggetti predisposti, per di più c'è la possibilità che reagisca con il perossido di idrogeno (cioè l'ossigeno o la polvere decolorante) causando spiacevoli risultati sul capello se questi decolorati.
Personalmente sono andata un pò a rischio testando questa tipologia di henné ma essendo appassionata di cosmesi naturale e di chimica non potevo non provare l'effetto solo per una volta.
Il risultato è carino ma non ne vale la pena, meglio scegliere una polvere di henné pura e di qualità.
Dunque se avete utilizzato tinture chimiche o volete utilizzarle conviene assicurarsi di acquistare solo Lawsonia inermis senza aggiunta di alcun tipo, ovviamente bisogna riflettere bene e scegliere se passare all'henné o al chimico senza fare cambi tra loro.
La migliore soluzione è quella di applicare l'henné sui capelli naturali e mai su capelli tinti chimicamente e viceversa, ma capisco che in alcuni casi si debbano fare delle scelte.
Ad esempio, personalmente ho avuto la necessità di tornare alle tinture chimiche perchè è vero che con l'henné si hanno capelli più spessi, belli e voluminosi, ma su di me non copriva al 100% i capelli bianchi e in estate tendevano a uscire delle micro bollicine sul cuoio capelluto date probabilmente dal soffocamento della pellicola trasparente tenuta in testa per circa 4/5 ore.
Il cuoio capelluto non respirando mi portava prurito e mi cadevano anche molti più capelli, sembra un paradosso ma è stato così per me, quindi per rinforzare i capelli prediligo l'impacco al Methi oppure l'impacco all'henné neutro che viene tenuto in posa per molto meno tempo.
Non avendo poi molta pazienza dover tenere l'impacco per molte ore, pulendo ogni ora il composto che colava, ancor peggio in estate ho deciso di togliere di mezzo la tintura con la Lawsonia inermis.
Scelta dura visto che l'henné non si toglie più dal capello e che mi ha portato a dover dare un taglio netto per poi riprendere le tinture normali, per questo la scelta di tingere i capelli con l'henné va fatta consapevolmente per non dover poi tornare indietro e rischiare variazioni di colore.
Per esperienza posso consigliare questa colorazione naturale a chi possiede molta pazienza e ama capelli sani e naturali, cercando di non soffocare eccessivamente il cuoio capelluto.
Sconsiglio questo tipo di colorazione a chi possiede molti capelli bianchi e ha poca pazienza.
L'henné dona volume e luminosità ma bisogna avere molta cura e tempo per tingere i capelli con le erbe tintorie.

Come fare l'impacco di henné:
La polvere di henné deve essere diluita con dell'acqua calda fino a formare una consistenza cremosa, non troppo liquida, bisogna lavorare il composto fino a scomparsa dei grumi.
Più il tempo di posa sarà maggiore e più si lega al capello, per questo è consigliabile tenerlo in posa qualche oretta.
Dopo aver applicato l'henné su tutta la chioma bisogna avvolgere il capo con una pellicola trasparente.
L'henné tende a seccare leggermente i capelli quindi è consigliabile inumidire i capelli prima e durante l'applicazione, infine utilizzare un olio naturale per ammorbidire la chioma.
Un ambiente leggermente acido favorisce una colorazione duratura per questo in alcune preparazioni viene aggiunto del succo di limone o dell'aceto che aiutano a legare il colore e ad aumentare la lucentezza della chioma, chiudendo eventuali squame aperte.

Cassia italica:
La cassia italica detta anche henné neutro è priva di colorazione e serve a rinforzare e volumizzare i capelli.
Secondo alcune analisi di laboratorio, l'henné possiede proprietà antimicotiche, antisettiche e riduce forfora ed eccessiva seborrea del cuoio capelluto.
Questo tipo di henné può essere applicato anche per una mezz'ora ovviando così alle problematiche dovute allo stress della pellicola utilizzata per avvolgere i capelli.
Vorrei precisare che è soggettivo ed è la mia esperienza nella maggior parte delle persone questi fenomeni non si verificano.


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